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Ancora oggi la partecipazione del popolo al Venerdì Santo è elevata. Il
Venerdì Santo è il giorno in cui la gente devotamente si prepara per
tutta la Quaresima. La tradizione vuole che in questo giorno si prepari
la pasta alla "Milanisa" con i "finucchieddri di campagna" e sarde, condendoli con la “muddricata”, cioè con il pane grattugiato fritto. Un pranzo veloce
per far in fretta per la processione, che prende inizio dalla chiesa di S. Diego.
Oggi
questa festa è preparata con cura, ed ogni anno da grande soddisfazione
di partecipazione di popolo. Merito và al Comitato del Cristo diretto
dall’Ing. Cassaro Antonio. È da sottolineare che la processione è
molto composta e vede sfilare tutte le associazioni parrocchiali, il
clero e in questi ultimi anni anche i Cavalieri di Malta.
"Egli si è caricato delle nostre sofferenze,
si è addossato i nostri dolori e noi lo giudicavamo castigato, percosso
da Dio e umiliato. Egli è stato trafitto per i nostri delitti
schiacciato per le nostre iniquità" (Is 53,4-5)
"Essi allora presero Gesù ed egli, portando
la croce, si avviò verso il luogo del Cranio" (Gv 19,17)
Oggi
la processione parte verso le due del pomeriggio dove il simulacro del
Cristo carico della Croce viene portato a spalla dai componenti del Comitato del Cristo tutti rigorosamente e ordinatamente
vestiti in abito nero con guanti bianchi, dietro una gran folla, mentre
la banda suona suggestive marce funebri.
"Parte del Clero"
"Cavalieri di Malta"
Molto suggestivo è “l’Incontro”, questo avviene quando la
processione con il Cristo carico della croce partito da S. Diego
percorrendo Corso Umberto arriva a piazza IV Novembre. Da’prima
l’Addolorata che vedendo Gesù Carico della croce gli corre incontro;
molto suggestiva e commovente e la corsa della madre che viene scenata
dai componenti del comitato dell’Addolorata; poi è la volta del
simulacro di San Giovanni e in seguito della Maddalena.
"L'incontro con l'Addolorata"
"Incontro con la Maddalena e S. Giovanni"
...........quindi
la processione prosegue verso il Calvario............
Giunti al Calvario il Cristo carico della croce viene sostituito dal simulacro del Cristo morente, che si trova sotto la cappella del Calvario, dove due giovani del Comitato del Cristo lo inchioderanno alla croce.
"Sostituzione del Cristo con la croce con il Cristo morente"
"Maltrattato, si lascio umiliare e non aprì la sua bocca; era come un agnello condotto al macello, come pecora muta di fronte ai suoi tosatori, e non aprì la sua bocca" (Is 53,7)
"Quando giunsero sul luogo chiamato Cranio, lo Crocifissero" (Lc23,33)
Una volta il
rito della crocifissione veniva svolto da due sacerdoti in cotta e
stola. Ai piedi della croce vengono sistemati i simulacri
dell’Addolorata, di San Giovanni e della Maddalena, mentre la folla che
ha assistito alla crocifissione si scioglie per partecipare alle
funzioni liturgiche nelle chiese.
"Folla di fedeli"
"Dopo la crocifissione"
Dopo
le funzioni liturgiche una grande folla riempie il piazzale del Calvario
per assistere alla tradizionale “Scinnenza”, che significa
discesa, cioè deposizione dalla croce.Questa avviene dopo che l’Urna vuota, partita dalla chiesa di S. Diego con la banda musicale e solo
il Comitato del Cristo arriva al Calvario.
Molto
suggestiva è l’entrata dell’Urna vuota tra ali di folla che occupano la
piazza del Calvario, tutta la gente guarda quell’urna vuota che
accoglierà il corpo straziato del Nazareno. Dopo l’entrata dell’urna
l’attenzione è rivolta ai due sacerdoti che lentamente cantando con voce
di lamento un testo antichissimo di un ignoto sacerdote,questi si accostano
alle scale per schiodare il corpo di Gesù.Dopo aver
schiodato il corpo straziato di Gesù, questo viene accompagnato dai
membri del Comitato del Cristo dentro l’urna dove sul capo
verrà posta una splendida corona d’oro.
"Uscita urna vuota dalla chiesa San Diego"
"Stavano presso la croce di Gesù sua Madre, la sorella di sua Madre, Maria di Cleopa e Maria di Magdla e il discepolo che Egli amava" (Gv19,25)
"Momento caratteristico: LA SCINNENZA"
clicca per ascoltare
"Membri del comitato che accompagnano il Corpo del Cristo dentro l'Urna"
"Caratteristica corona d'oro sul capo del Cristo Morto"
Si
ricompone il corteo dietro l’Urna e le tre statue, mentre
risuonano le meste marce funebri per le vie della città.
Arrivati alla Chiesa della Sacra Famiglia l’Urna entra per fare
una breve sosta dove viene proclamata una breve omelia, l’Urna viene accolta da numerosi fedeli con canti adatti alla circostanza.
In
questo breve istante si coglie l’occasione per una breve pausa di
ristoro per i membri del Comitato del Cristo e anche degli
altri tre comitati dei tre simulacri.
"Inizio processione dell'Urna con il Cristo Morto"
"Sosta dell'Urna alla chiesa Sacra Famiglia"
"Fedeli in ascolto della predica, nella chiesa Sacra Famiglia"
Dopo questa breve omelia si
ricompone il corteo per portarsi in processione davanti allo spiazzale
di S. Diego.
Arrivati davanti alla chiesa di S. Diego dopo una breve
predica, ufficiata da un sacerdote, le vare dei simulacri si affiancano
all’Urna in posizione orizzontale per dare il via alla
tradizionale e commovente “Spartenza” che di solito
avviene intorno alla mezzanotte.
Qui la gente vede il Cristo nell’urna,
l’Addolorata,S. Giovanni e la Maddalena avanzare verso la porta della
Chiesa e retrocedere per diverse volte di seguito come se nessuno
volesse separarsi. Dopo un poco continua questo doloroso andare avanti e
indietro solo l’Urna con l’Addolorata accompagnati da un minuetto
doloroso.
"Chiesa San Diego, artisticamente illuminata"
"Momenti della Spartenza"
"Momento della Spartenza"
"Saluto dell'Addolorata al Cristo Morto"
Alla fine il Cristo lentamente entra in Chiesa lo segue
soltanto l’Addolorata che va avanti e indietro con velocità regolata
affinché alla gente sembri che la Madre non voglia lasciare il Figlio né
il Figlio la Madre.
Si rassegnerà infine l’Addolorata e ripartirà per la
sua Chiesa quella di S. Biagio, mentre S. Giovanni andrà alla Chiesa
dello Spirito Santo e la Maddalena alla Chiesa del SS. Redentore. È
finita una lunga giornata, con i componenti del Comitato del
Cristo stremati, ma soddisfatti per
una tradizione che si rinnova di anno in anno.